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Coniglio cercasi per cilindro di Spalletta. Impossibile fare peggio di Di Tommaso? Così sembrava...

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FRASCATI - Oggi in Consiglio un Assestamento che è stato già bocciato dai revisori. Fine ingloriosa di una delle peggio consiliature di sempre

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Quattro anni di immobilismo, quattro anni di nulla "condito di niente". Sono tempi bui, buissimi per i frascatani  che pensavano di aver visto tutto, in termini di immobilismo amministrativo, con gli ultimi due anni del sindaco Stefano Di Tommaso. Li ricordiamo tutti: scontri politici continui, maggioranze rette con appoggi esterni e "bizzarri" (vedi quello del reggi Di Tommaso, Mario Gori) e attività amministrativa ridotta all'osso, a meno che ordinario.

Si pensava: peggio di così, signori, non può andare. Ed infatti Di Tommaso - che aveva perso malamente le Primarie ed aveva supportato poi Roberto Mastrosanti - seppur per un pugno di voti (quelli dell'Ncd, probabilmente, oggi epurato da Spalletta con grande senso di riconoscenza) era stato bocciato dai cittadini.

Con Alessandro Spalletta Frascati avrebbe dovuto ripartire. Nulla di questo. Nulla. Zero.

Oggi siamo all'epilogo. Il sindaco, che è anche assessore al Bilancio (?), ha incassato il secondo "no" da parte del collegio di revisione in 2 mesi: gli avevano bocciato il Preventivo triennale, lo ha corretto promettendo che il Comune non avrebbe speso più di quanto avrebbe incassato ed alla fine tra lacrime e stridor di denti (dei consiglieri di maggioranza) il Bilancio 2016-18 era passato.

Ora, noncurante del sostegno che la maggioranza gli ha dato in giugno, il sindaco ha cacciato tutti i suoi assessori, ha rotto col Pd, ha sfasciato la sua maggioranza, ha creato una nuova ridicola Giunta a 2 componenti (mai visto, davvero) - vale a dire il minimo sindacale per deliberare un po' - e, dulcis in fundo, si è fatto bocciare anche l'Assestamento 2015.

Un capolavoro.

Un capolavoro che il sindaco ha motivato con un paio di comunicati qualunquisti - sottraendosi peraltro al confronto con la stampa e ancor peggio a quello pubblico con i cittadini - , improntati non solo al "damose da fa" (ma perché, finora si era scherzato?) ma anche e soprattutto al goffo tentativo di riciclarsi come "civico" quando tutto è Spalletta, amministrativamente parlando, fuorché civico. Nel frattempo, infatti, il sindaco ha anche dimenticato chi lo ha messo dove ora si trova (LEGGI l'articolo). Quel Pd dal quale oggi ha tentato senza alcuna motivazione sostanziale di sbarazzarsi. Altro che civico.

Oggi in Consiglio il sindaco presenterà la sua mini Giunta e soprattutto dovrà cavare un bel coniglio dal cilindro. Siamo tutti curiosi. Lo sono i cittadini, perché l'alternativa - ben più che concreta - è un lunghissimo commissariamento che potrebbe mettere definitivamente ko la città. Bloccando ogni ipotesi di sviluppo, di programmazione, pensando (giustamente) solo a risanare le casse e portando - da tradizione - tutte le tasse al massimo.

Quelle casse che, alla prova dei pareri dei revisori, sono a pezzi. Grazie a Stefano Di Tommaso e ad Alessandro Spalletta. Quest'ultima in particolare con ogni probabilità la peggiore consiliatura di sempre.


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