MARINO - Almeno tre punti fermi su 8, con la sensazione che gli esterni possano essere almeno un paio
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Eleonora Di Giulio, contrariamente a quanto fatto dalla sua collega di schieramento candidata sindaco di Rocca di Papa Sciamplicotti (LEGGI l'articolo), non presenterà ufficialmente la propria Giunta prima di domenica. Una cosa che a Marino ha invece fatto, martedì scorso, proprio lo sfidante della Di Giulio, Carlo Colizza, che ha annunciato in piazza l'eventuale primo Esecutivo a 5 stelle della storia della città dell'uva (LEGGI l'articolo). Una Giunta che, va detto, il Movimento ha deciso di far partire con soli 5 componenti a fronte degli 8 posti a disposizione: un Esecutivo che comprende al proprio interno, probabilmente in deroga alle rigide regole 5 stelle, anche l'ex consigliere comunale Adolfo Tammaro.
Ciononostante, per quanto l'esito del ballottaggio di domenica 19 giugno sia ampiamente in bilico, anche la Di Giulio sembra avere le idee sufficientemente chiare, anche se - è bene precisarlo - quello che segue è uno scenario frutto della semplice analisi del voto e della storia del centrosinistra di Marino in questi ultimi mesi compiuta dalla nostra testata.
Iniziamo dalle donne che dovrebbero essere almeno 3. Impossibile togliere a Franca Silvani, segretaria cittadina di un Pd cui va rinosciuto il merito di aver fatto quadrare un cerchio difficilissimo da chiudere (e con quanta fatica!), un posto nell'Esecutivo. La Silvani, peraltro, ha ottenuto un grandissimo risultato elettorale conquistando 324 voti e finendo per essere la donna più votata dello schieramento a supporto della Di Giulio (prima delle elette la 5 stelle Paola Tiberi con 492 voti, LEGGI l'articolo).
La seconda componente della quota rosa proverrà molto probabilmente dallo schieramento della lista del sindaco: prima delle elette Anna Martella (224 voti) e dunque uno scranno in Giunta dovrebbe ottenerlo. Per il terzo posto possibile che l'eventuale nuovo sindaco si rivolga ad un esterno: il primo nome appare quello di Maria Grazia Toppi, che da anni lavora insieme alla Di Giulio ed è sua collega nell'attività professionale anche se proprio questo potrebbe convincere le due a non convergere anche in Giunta.
Lungo l'elenco degli uomini tra certi, quasi certi e papabili. Se la candidata sindaco del centrosinistra confermerà l'intenzione di nominare 8 assessori il primo pensiero va ai primi degli eletti delle sue liste. In particolare al fedelissimo Enrico Iozzi (che però potrebbe anche essere il presidente del Consiglio) e a Gianfranco Venanzoni in quota Pd e praticamente certo di un assessorato. Considerato quanto accaduto in questi mesi e data per buona l'indiscrezione secondo la quale l'Urbanistica - la delega più importante soprattutto in questo momento a Marino - potrebbe finire sulle spalle di un tecnico esterno alle liste elettorali, possibile che Eleonora Di Giulio pensi ai suoi primi compagni di viaggio Oriano De Luca (che come noto fu il primo nome avanzato dal centrosinistra prima della rinuncia dello stesso per problemi personali) e Mirko Laurenti, quest'ultimo forte anche del relativo risultato elettorale da 117 preferenze come primo nelle file dell'Unione di centrosinistra.
A completare il quadro, con nomina inevitabile, Andrea Cristanti che nelle file di "Noi per Marino" ha conquistato ben 224 preferenze ma papabile appare anche Tiziano Ziantoni, il più votato con 195 voti nelle file di "Marino futura".
In questo modo a restare sostanzialmente senza rappresentanza in Giunta sarebbero l'Italia dei valori (miglior prestazione quella di Marco Comandini con 88 preferenze ma neanche un seggio) e del Pdci (miglior prestazione quella di Matteo Gabbianelli, 42 voti: solo 25 preferenze per il segretario cittadino Maurizio Aversa).
A proposito di indiscrezioni, non è detto che per la carica di vicesindaco la Di Giulio non possa pescare anche dalla società civile: la necessità evidente è solo quella che la carica posi sulle spalle di un uomo (per una non scritta alternanza di genere) e che il nome sia rappresentativo del centro storico. Un identikit che si lascia a lettori ed osservatori politici marinesi.