FRASCATI - Negli ultimi 20 anni la popolazione dei Castelli romani è raddoppiata ma sono migliaia gli alloggi ancora invenduti. E si continua a costruire
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Da Frascati a Grottaferrata, da Rocca di Papa a Marino: ma il fenomeno è diffuso, aggressivo, e tutt'altro che completato.
L'ultimo caso, per quanto come espressamente riportato pienamente legittimo sul piano normativo e formale, è quello di via Gratton-via delle Cisternole, a Frascati (LEGGI l'articolo): ma si tratta solo di un "ultimo caso" visibile perché basta porsi in un punto leggermente sopraelevato del territorio per notare decine e decine di gru.
Ma come: gli appartamenti invenduti anche ai Castelli romani sono migliaia, eppure si continua ancora a costruire? E' esattamente così.
Al di là di questioni squisitamente commerciali sulle quali molto ci sarebbe da dire e scrivere, al di là dell'analisi dei singoli casi e dei singoli comuni, la domanda principe è una sola: che territorio stiamo lasciando ai nostri figli? Dovrebbe essere una domanda da togliere il sonno, fal salire l'ansia. E invece no. Decisamente così non è, a quanto pare.
Facile la risposta: un territorio completamente devastato dal cemento, con un verde in continuo pericolo, senza servizi, senza strade, senza manutenzioni, con troppe case ovunque, una qualità della vità in costante degrado e una caratterizzazione sempre meno accentuata. Poco più che quartieri periferici di Roma dove, peraltro, la qualità delle migliaia e migliaia di costruzioni che nel frattempo le Amministrazioni e i Comuni castellani hanno autorizzato - sulla scorta di Piani regolatori antichi ma guardacaso sempre utili alla causa - è andata via via degradando. Milioni di metri cubi di cemento che hanno devastato, stravolto, violentato, snaturato un territorio a vocazione se non proprio ormai più agricola.
Negli ultimi 20 anni la popolazione castellana è praticamente raddoppiata o poco meno.
Cosa fanno oggi le Amministrazioni comunali? Continuano a rilasciare concessioni. Possono esimersi, resistere? Non spetta a noi dirlo.
Spetta a noi genitori, però, tentare di difendere questo territorio che i nostri padri e nonni ci hanno tramandato. E che in meno di una generazione e mezzo abbiamo ridotto ad una immensa borgata.