FRASCATI - Nelle ex campagne si continua a costruire anche se appartamenti e villini invenduti anche nel comune tuscolano sono decine e decine
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Diciamolo subito: l'intervento di edilizia residenziale privata in corso tra via delle Cisternole, via delle Perazzeta e via Livio Gratton (la famosa bretellina che ricongiunge poi a via Enrico Fermi) ha tutti i permessi e le autorizzazione per poter procedere. In dubbio quindi non è affatto la legittimità dei lavori che porteranno alla realizzazione di nuovi villini, quanto la necessità di continuare a concedere licenze da parte del Comune di Frascati a fronte di una campagna ormai completamente urbanizzata e - di contro - di decine e decine di appartamenti di nuova costruzione ancora invenduti. Da anni.
Nel merito: esiste un censimento delle nuove costruzioni ancora senza proprietario? Attendiamo risposta.
Il tema è dunque quello dell'incessante consumo di territorio che anche Frascati è costretta a subire. Quanto durerà ancora? Quanti altri uliveti dovremo veder sacrificati sull'altare di un cemento che resta la prima industria nazionale soprattutto dalle nostre parti? E ancora: che fine faranno le vecchie piante di ulivo rimosse dal terreno oggetto di costruzioni?
Ma soprattutto: nelle stanze di palazzo Marconi c'è qualcuno che può dirci quante altre gru la periferia frascatana dovrà veder sorgere nei prossimi anni? Ovvero: quante altre cubature devono essere ancora realizzate? Dove? Con quale impatto?
Quanto altro territorio ha ancora da consumare Frascati?
L'ultima è una considerazione amara. Quando qualche anno fa supponemmo che la "bretellina" null'altro sarebbe stata che l'ennesima strada di quartiere, non avevamo affatto sbagliato. Eccone puntuale la conferma.