ARICCIA - Toni roventi ad una settimana dal voto. Dopo attenta riflessione la nostra testata ha deciso di pubblicare i comunicati
ilmamilio.it
Siamo ormai agli stracci che più stracci non si può e tra volantini, aggressioni verbali, smentite e insulti di varia forma e natura tra la compagine che supporta la candidatura a sindaco di Roberto Di Felice e quella che sostiene la candidatura di Mauro Serra Bellini i toni ormai sono roventi.
La nostra testata, dopo attenta riflessione e valutazione, pur omettendo un paio di passaggi decisamente oltre le righe, ha deciso di pubblicare l'ennesimo violento botta e risposta tra le parti. Un botta e risposta che segue cronologicamente la comparsa sulla scena cittadina di due volantini a firma del Pd (ma disconosciuti - e non è la prima volta - dal segretario cittadino Valentino Cianfanelli) e la famosa aggressione verbale subita dallo stesso Cianfanelli (LEGGI l'articolo).
La nostra testata, nel rispetto del proprio ruolo, riporta dunque i comunicati in oggetto (inviati nelle scorse ore) e rimanda agli autori le piene responsabilità di quanto dichiarato.
Da Roberto Di Felice riceviamo dunque e pubblichiamo.
"Con riferimento a due volantini (e a un manifesto dal contenuto analogo al secondo uscito in ordine di tempo) in cui Emilio Cianfanelli, già condannato in via definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione per diffamazione, e la sua evanescente controfigura, impensieriti dal timore di perdere la poltrona della più deprecabile partitocrazia che hanno praticato in questi anni, volantini (e manifesto) da loro distribuiti e con cui cercano, essendo il loro programma amministrativo pieno di niente, di infangare la mia figura con il diffamare la mia famiglia e, quindi, anche me, riporto quanto mi ha comunicato per iscritto, apponendo la sua firma e di fatto portando una smentita, il sig. Valentino Cianfanelli, segretario della sezione di Ariccia del Partito Democratico, al quale va riconosciuto di aver ristabilito la verità.
“IL SOTTOSCRITTO VALENTINO CIANFANELLI, SEGRETARIO DELLA SEZIONE DI ARICCIA DEL P.D., AVENDO VISTI DIFFUSI DUE VOLANTINI RECANTI IL SIMBOLO DEL PARTITO PREDETTO, DICHIARA DI NON ESSERE STATI QUESTI 2 VOLANTINI OPERA DELLO SCRIVENTE E NE DISCONOSCE IL CONTENUTO, AUGURANDO CHE I VERI AUTORI PERMETTANO AI DIVERSI CONTENDENTI NELLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI DI ARICCIA DI AFFRONTARE LA COMPETIZIONE CON SERIETÀ E LEALTÀ – ARICCIA 27/05/2016”.
Ciò rende giustizia di fronte a un attacco becero alla mia famiglia e, quindi, a me da parte del [...] seminatore professionista di odio in Ariccia e dal suo evanescente compagno di sventura per la nostra città, il quale non vale neppure la pena nominare. Ecco come escono da questa vicenda questi figuri: con ignominia".
Un attacco al quale Mauro Serra Bellini replica come segue.
"Quando si subisce un'aggressione verbale e fisica, come quella condotta da Marco Di Felice nei confronti di Valentino Cianfanelli, segretario del PD di Ariccia, a cui appartengo in qualità di candidato sindaco, si ha il diritto di dire e ottenere la verità.
A quanto dichiarato da Roberto Di Felice in modo arrogante e scorretto riguardo l'accaduto, con il partito e tutta la coalizione rispondo ricordando al mio avversario i fatti di cui il fratello è stato protagonista: Marco Di Felice ha brandito ma non ha mostrato i contenuti del volantino al segretario Cianfanelli. E proprio per questo, il segretario del PD ariccino, non ha potuto riconoscerne (come messo a verbale nella denuncia sporta presso i carabinieri) il testo ed è stato corretto nel dichiarare di disconoscere il contenuto dello stesso. Valentino Cianfanelli ha appreso, a distanza di qualche ora dall'aggressione subita e una volta ripresosi dall'accaduto, il testo del volantino in discussione e ne condivide in pieno le parole.
Dichiarando, con ciò, di sostenere con forza quanto espresso nel volantino indicato e anzi, di aver agito con onestà intellettuale perché il suo aggressore non ha mostrato il testo contestato. Non solo: il segretario del partito democratico non ha affatto ritirato la denuncia nei confronti di Marco Di Felice, come asserito da alcuni candidati nelle liste di Roberto Di Felice, e confida invece fiducioso nel decorso della giustizia.
Tutto il partito democratico e a maggior ragione Valentino Cianfanelli che è stato aggredito, attendono ancora le scuse pubbliche per le minacce subite e le violenze promesse da parte di Marco, fratello di Roberto Di Felice".