CIAMPINO - Il senatore Sel chiama il governatore del Lazio per sollecitare un sostegno al Comune di Ciampino in fase di asta
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Ex Igdo di Ciampino, il deputato Sel Filiberto Zaratti scrive al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
"Caro presidente,
scrivo queste brevi righe per sottoporre alla tua attenzione la vicenda che riguarda il futuro di un complesso immobiliare situato al centro della Città di Ciampino, in Provincia di Roma.
Si tratta dell’Istituto Gesù Divino Operaio (IGDO), un ex complesso religioso sorto nei primi anni '20 presso Ciampino, allora ancora frazione di Marino, per volere del vescovo di Albano Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, che affidò la progettazione all'ingegnere Guglielmo Palombi, noto architetto della Roma di quegli anni.
Nel 1916 era stata edificata una base militare nelle vicinanze ed i terreni ciampinesi erano stati destinati alla realizzazione di una città giardino, sullo stile delle cittadine inglesi del primo Novecento.
L'IGDO rientrava nel disegno progettuale della città e nel 1925 venne posata la prima pietra di quella costruzione, adiacente la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, destinata a diventare poi chiesa madre della Città di Ciampino.
Nel corso della Seconda guerra mondiale il collegio diviene Scuola di addestramento della Regia Aeronautica e successivamente comando tedesco. In virtù dell'importanza strategica della zona, nel 1943 Ciampino venne bombardata dalle Forze Alleate, che distrussero gran parte della struttura dell'IGDO.
Nel dopoguerra l’immobile divenne rifugio della popolazione sfollata e nei primi anni ’60 anche sede scolastica.
Alla fine degli anni ’90 poi l’intera area di quasi 2 ettari, con il relativo complesso immobiliare di circa 65.000 mc, è stata venduta dalla proprietà ecclesiastica ad una società (SICIET SpA), che avanza successivamente un progetto di demolizione e realizzazione di attività commerciali e servizi privati, destinazione recepita nel nuovo Piano Regolatore Generale adottato nel 1998 dall’Amministrazione Comunale. Sennonché la società a seguito di problemi societari entra in Amministrazione controllata ai sensi della legge 95/79 e quel progetto non trova nel corso degli anni soggetti economici per attuarlo.
Il 30 giugno del 2006 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha anche emesso un vincolo sull’immobile per la salvaguardia dell’impianto architettonico, vincolo successivamente decaduto per effetto di sentenze del Tar e poi Consiglio di Stato. Comunque le originarie motivazioni di tutela dell’aspetto architettonico dell’IGDO sono state espresse quali prescrizioni nella deliberazione di Giunta Regionale con la quale è stato nel 2006 approvato definitivamente il piano regolatore generale del Comune di Ciampino. Lo stesso centro storico, nel quale l’intera area è ricompresa, è sottoposta a specifica norma di tutela dal Piano territoriale paesistico regionale, recentemente approvato dalla Giunta Regionale.
Ora lo scorso 8 marzo i commissari liquidatori della SICIET SpA, tramite avviso pubblico, hanno reso noto l’avvio della procedura di vendita dell’IGDO, tramite procedura competitiva. Il prezzo base è stato fissato dalla relazione peritale dei commissari, in €. 1.500.00,00. I soggetti interessati devono far pervenire l’offerta, superiore al prezzo indicato, entro il prossimo 12 aprile e saranno successivamente convocati per un ulteriore offerta migliorativa rispetto a quella più alta presentata dai partecipanti.
Il prezzo assolutamente vantaggioso posto a base d'asta rappresenta un'occasione straordinaria per l'Amministrazione Comunale di Ciampino per poter partecipare alla procedura di vendita, formulando una propria offerta economica, in modo da acquistare al patrimonio Comunale l'IGDO. Qualche hanno fa un'analoga procedura andò deserta dato l'elevato prezzo di cessione fissato a circa 7milioni di euro.
L’acquisizione al patrimonio pubblico del complesso IGDO può rappresentare per il futuro del territorio e di quella comunità, la stessa valenza che agli inizi degli anni ‘80 determinò l’acquisito dell’ex Cantina Sociale di Marino, l’altro immobile che ha segnato la storia della città. Ricordo allora che un forte movimento popolare spinse affinché quel bene diventasse patrimonio comune ed oggi la Casa comunale, la sala Consiliare, la Biblioteca e gli altri spazi in fase di ultimazione sono li grazie a quella sacrosanta decisione.
Per tutto questo ti chiedo di valutare l’opportunità di sostenere il Comune di Ciampino in questa scelta, mettendo in atto tutte le azioni per una possibile partecipazione all’asta pubblica, anche prendendo eventualmente in considerazione il ruolo della Regione Lazio per una possibile acquisizione diretta del bene.
Cordialmente".