FRASCATI - A denunciare entrambe le situazioni è il consigliere comunale di minoranza Mirko Fiasco
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Due casi, diversi ma vicini, che in questi giorni hanno acceso la polemica sul tema dei servizi sociali e non solo. A denunciarli è stato Mirko Fiasco, pronto come sempre a presentare mozioni ed interrogazioni. Ma si tratta di due casi oggettivamente imbarazzanti. Il primo è quello che riguarda i due cittadini, Manola e Vittorio che, “impiegati” nell’ambito del “Progetto anziani a proficuo lavoro”, con una indennità complessiva – pare – di 190 euro mensili, gestiscono i bagni pubblici di via Senni, nel centro cittadino.
Ebbene, secondo quanto il consigliere di opposizione ha denunciato nei giorni scorsi, i due anziani recatisi a palazzo Marconi per chiedere la fornitura di carta igienica, detersivi e materiale necessario per la pulizia dei bagni si sono sentiti rispondere che in casa non c’era neanche un euro. E così invece di chiudere i bagni pubblici hanno deciso di acquistare il necessario di tasca propria. “E’ una vergogna che il Comune non sia in grado neanche di fornire il minimo necessario per tenere aperti quei bagni che, devo dire, Manola e Vittorio mantengono in uno stato eccezionale”, accusa Fiasco. E così è scattata la colletta spontanea dei cittadini che hanno portato ai due lavoratori poco considerati detersivi, carta igienica e qualche mancia extra. L’altro caso arriva dalla non distante via Enrico Ferri dove una 90enne residente in uno degli alloggi comunali si è vista negare la richiesta di un posto invalidi sotto casa. “Anche questa vicenda è a dir poco imbarazzante. In via Ferri peraltro c’è un posto auto assegnato ad un invalido che oggi non c’è più e che dunque è sprecato. La donna ha bisogno di assistenza e di sostegno ed ha diritto ad avere un posto auto invalidi, anche se non assegnato alla sua persona, sotto casa”, conclude Fiasco.
Articolo pubblicato su "Il giornale della Provincia" dell'8 maggio 2016