FRASCATI (politica) - Tanti i cittadini in difficoltà e in cerca di un lavoro, magari per i figli, pronti a credere alle favole di chi cerca solo voti. Meglio se a mucchietti
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Pacchetti di voti che si spostano da una parte all'altra, attratti da conoscenze, contiguità, amicizie, qualche ricatto e dalle tante, solite, troppe misere promesse. Promesse alle quali i cittadini, alle prese con le difficoltà di tutti i giorni i tempi di crisi infiniti, danno ancora ingenuamente credito.
C'è da chiedersi se sia il caso di istituire (se non esiste) il reato di istigazione alla credulità dei poveri diavoli.
In cima ai desideri dei cittadini, soprattutto di coloro che hanno figli ormai grandi che non trovano una occupazione stabile, c'è sempre un posto di lavoro possibilmente a tempo indeterminato. Poco importa, di questi tempi, se le ambizioni personali devono essere per il momento messe da parte.
Ecco insomma che uno dei "big" (tra virgolette) più in vista in questi mesi, cala l'asso: "Vota per me: da amministratore aprirò un call-center e ti assumerò". Candidato consigliere comunale.
Chiaro? Non solo un'assunzione, ma addirittura la promessa di calarsi nei panni di un imprenditore con la forza di aprire una struttura per conto proprio e di assumere - stando alle promesse fatte in questa campagna elettorare - decine e decine di persone. "Datemi il curriculum e votatemi".
E' un vecchio, vecchissimo classico di ogni campagna elettorale che si rispetti: la promessa di opere pubbliche (la famosa piscina di Fausto Cecconi, cavallo di battagli degli ultimi 35 anni di ogni campagna) ma anche private. Valanghe di curriculum, con tanto di foto, per pregare il cantastorie di turno di provvedere, una volta eletto, a rispettare quanto millantato in campagna elettorale.
Il vero problema è che ci sono molti che, poco conoscendo i perversi meccanismi della campagna elettorale e senza dubbio alla ricerca di un favore con la "F" maiuscola, sono pronti a credere a chi la spara più grossa, spostando da questo a quel candidato mucchietti di voti. Il suo, quello della mamma e quello dei famigliari.
Una rete che è poi il sale di ogni campagna elettorale che si rispetti.
Ma una domanda è legittima oltre ogni ragionevole dubbio: ma se il candidato-imprenditore è così tanto forte e capace, perché il call-center non l'ha aperto fino ad oggi? Che bisogno ha di essere eletto se è noto che lo "stipendio" di un consigliere comunale di sostanzia in poche decine di euro al mese?