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Rocca di Papa: la grande Pangea simil 5 stelle, Mdp, Pd2. Tutti amici: gli elettori che ne pensano?

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ROCCA DI PAPA (politica) - Scena politica isterica: quelli che dovevano schierarsi su sponde opposte si ritrovano fianco al fianco. Tutti duri e puri. Smarriti più che altro...

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Un pastone che metà basta. Una "Pangea" indefinita (CFR Pangea), liquida, tanto mobile quanto mobili sono i suoi animatori. Poco credibile è dir poco ma non dobbiamo certo essere noi a dirlo: sono gli elettori e, verosimilmente, i responsabili politici sovra locali.

Ci limitiamo ad osservare.

Lo avevamo scritto proprio ieri: Rocca di Papa è davvero un paese strano, almeno politicamente parlando (LEGGI l'articolo).

Se ne sono accorti anche i 5 stelle, quelli veri, dei Castelli romani che - da mesi ormai - considerano Rocca di Papa una "zona franca". Nessun referente, nessun gruppo, nessun germoglio di Movimento accreditato. Nulla. Quelli del "Movimento" attendono che la sfuriata pseudo pentastellata passi e che spuntino potenziali germogli sui quali investire. Nella mappa del Movimento 5 stelle dei Castelli romani, forza politica che governa Marino, Genzano e Pomezia e che punta - l'11 giugno - a conquistare Frascati, Grottaferrata, Nemi, Castel Gandolfo, Monte Compatri, Lanuvio e Lariano, sopra Rocca di Papa c'è un buco. Non pervenuti.

A rendere la Pangea ancor più interessante è l'insistito, mai smentito ed anzi rinvigorito sodalizio tra i similpentalstellati roccheggiani (non siamo noi a dirlo ma i fatti) - lesti a picchiare sui social, molto meno a farsi vedere con proposte degne dei loro colleghi certificati, attivi con grande presa nei Comuni limitrofi - e quelli dell'Mdp. Pastone al quale si aggiunge in queste ultime settimane anche il famigerato liquefatto e sempre perdente Pd2.

Buffa cosa davvero: quelli dei similpentastellati vogliono spaccare tutto e tutti, affrancarsi da chi ha gettato nella disgrazia il paese della castagne (motto che, ammettiamo, ricorda da vicino quello ormai ingiallito perché inapplicato dell'attuale Amministrazione comunale) ma si ritrovano a braccetto con gli autori del dichiarato sfacelo. Ovvero Pasquale Boccia, Carlo Ponzo e Maurizio Querini: ovvero quell'Mdp che predica bene, benissimo ma declinato a Rocca di Papa razzola davvero male. Perché ha stretto un'alleanza di fatto non codificata se non negli smile ammiccosi dei soldatini.

Ne devono essere davvero contenti gli elettori e quei cittadini che si avvicinano ai rispettivi movimenti convinti di disporsi su sponde ben differenti della barricata. SM5s (Similcinquestelle) e Mdp sono oggi più prossimi che mai e con l'arrivo delle truppe cammellate del Pd2. Quello, per riassumere, che perse le Primarie, che aiutò Crestini a vincere, che provò poi ad imbarcarselo (fortunatamente senza successo) nel partito di Renzi; quello che non è stato capace di vincere il congresso cittadino manco da solo, manco senza mezzo avversario se non le proprie stesse ombre.

Al motto de "il nemico del mio nemico è mio amico" - motto che la storia dimostra durare poco - la "Pangea" si è allargata al proprio massimo. Da qui in avanti, a meno di abbracciare anche l'estrema destra, tutto sarà un rinculare ognuno nelle proprie posizioni ideologiche (ma quali!) di partenza.

Insomma: a Rocca di Papa vedi 5 stelle (che, ripetiamo, sono un semplice gruppo senza alcuna certificazione ufficiale da parte del Movimento) e ti ritrovi i demo-prog. Pensi a Roberto Speranza ed alle belle operazioni a "pugno chiuso", a "quelli che falce e martello" ed invece ti ritrovi i transfughi Pd che sono Mdp e che pensano a 5 stelle. Tutti, ovvio, rigorosamente duri e puri.

Un bel papocchio ma sì. La colpa è dei giornali.

 


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