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Eutanasia e fine vita in un incontro di spessore a Grottaferrata

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GROTTAFERRATA (attualità) - Ieri pomeriggio nella biblioteca Martellotta

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

"Lasciare morire o aiutare a morire": questo il tema al centro dell'interessante dibattito sul fine vita la cui risposta è stata di fatto lasciata alle coscienze di ciascuno dei presenti ieri pomeriggio alla Biblioteca Comunale Bruno Martellotta. L'occasione è stata quella dell'incontro organizzato dall'associazione Culturale Cittadini per il Bene Comune e il Laboratorio Politico per Grottaferrata, con il patrocinio del Rotaract Club Roma Castelli Romani.

Due ore di confronto tra il professor Romano Scozzafava, docente universitario e membro dell'associazione Luca Coscioni e il professor Stefano Semplici ordinario di filosofia a Tor Vergata e membro del Comitato Internazionale dell'Unesco.

Dopo i saluti del presidente del Rotaract Ernesto Crifaldi che ha sottolineato l'importanza del tema nell'ottica intergenerazionale, Mirko Di Bernardo ha coordinato i lavori introducendo la questione dell'eutanasia nella prospettiva antropologica e interdisciplinare, mettendo in rilievo la molteplicità  delle prospettive e le diverse visioni morali in gioco.

Di Bernardo ha subito incalzato i due relatori chiedendo loro quale fosse l'opinione sul disegno di legge approvato alla Camera lo scorso 20 aprile sulle dichiarazioni anticipate di trattamento e quale fosse il rapporto di tale documento con la questione eutanasica.

Sia per Scozzafava che per Semplici si tratta di distinguere nettamente fra regolamentazione del testamento biologico ed eutanasia.

La questione più calda ha riguardato i diversi modelli antropologici soggiacenti ai conflitti bioetici con particolare riguardo alla differenza tra eutanasia e suicidio assistito dove i due relatori hanno mostrato prospettive a tratti distanti specialmente in merito alla configurazione dell'eutanasia.

I due studiosi hanno concordato nell'auspicio di individuare all'interno della riflessione bioetica metodologie e approcci in grado di superare gli antichi steccati ideologici, trovando un punti di incontro nel rispetto della persona umana, nelle sue molteplici dimensioni.

L'incontro è stato preceduto dalla proiezione del cortometraggio di Massimiliano Franciosa "48 ore" con l'intervento del noto attore Renato Scarpa e si è concluso con i ringraziamenti del coordinatore del Laboratorio Politico Grottaferrata Francesca Maria Passini.


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