FRASCATI (musica) - Questa mattina il primo degli appuntamenti organizzati da "Rock generation": affollata la Sala Specchi
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Prendi un gruppo di amici, non più in età adolescenziale: prendili pure appassionati, magari di rock con la "R" maiuscola. Mettili insieme, lascia che creino un contenitore quasi vintage, lascia pure che si producano felpe e magliette da indossare quando serve. Ecco: metti tutto questo e quel che ne viene esattamente "Rock generation-incontri con la musica".
Stamattina il debutto, per ripercorrere uno degli album cult della storia del rock: "Made in Japan", dei Deep Purple. Peccato solo, viene da pensare, che le Scuderie Aldobrandini siano ancora off-limits perché vista la folla di appassionati accorda nella Sala Specchi nonostante il maltempo, viene da pensare che l'argomento interessi parecchio.
Metti, si diceva, un gruppo di appassionati, perché la passione è tutto e muove le montagne. Stefano Di Tommaso ha inquadrato il contesto storico e politico a cavallo di qualle fine degli anni '60 ed in inizio dei '70 che è rivoluzione a tutto tondo, anche e soprattutto nella musica. Contesto, quello musicale, che ha introdotto Nicola Leonzio posizionando l'esperienza del gruppo britannico di hard rock nel panorama dell'epoca. Ad entrare nel dibattito dell'album in oggetto, "Made in Japan" album live registrato nell'agosto 1972, è stato Fabio Rossi.
Il tutto accompagnato da brani rock e dall'esecuzione di brevi momenti alla chitarra elettrica: a chiudere gli interventi di Ubaldo Lucci e di Massimo Boazzelli. In esposizione gli album originali, le copertine e i biglietti di concerti d'annata, sezione a cura di Marcello Ruggeri.
La band britannica è attesa a Roma dal concerto del 22 giugno al Palalottomatica.
Una mattinata decisamente fuori gli schemi per una iniziativa, che proseguirà con altri appuntamenti, della quale si sentiva oggettivamente bisogno in una città, Frascati, che pure in fatto di cultura ha pochi eguali.