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Rocca di Papa: abusivismo, il cerino rovente nelle mani del sindaco. Che può fare davvero poco

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ROCCA DI PAPA (attualità) - Il tema entrerà nel prossimo Consiglio comunale: in che modo? Un atto di indirizzo politico o solo altre chiacchiere ed altre promesse?

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Aizzano prima e poi gettano acqua sul fuoco. Chiedono implicitamente il rispetto degli accordi elettorali e poi invitano ad azzerre le polemiche. Si fanno coraggio e complimenti tra di loro, da un comitato all'altro. La casa, d'altra parte, è cosa sacra soprattutto quando è domicilio.

Quelli del Comitato Pro Case esultano per la calendarizzazione del tema "abusivismo" (perché di questo parliamo, almeno secondo la legge) nel prossimo Consiglio comunale comunicata ieri sera dall'Amministrazione cittadina (LEGGI l'articolo).

ACCORDI - A tradire quello che era stato l'"accordo elettorale" impropriamente detto (per gli speculatori e i poco attenti: le virgolette vengono messe appositamente per spiegare che si tratti di un possibile accordo molto particolare e non esplicito, il che altrimenti potrebbe configurare addirittura anche il reato di "voto di scambio", art. 416-ter del Codice penale) erano stati l'altro ieri proprio quelli del Comitato Pro case che avevano chiesto "La tempestiva adozione, in consiglio Comunale delle 26 perimetrazioni dei nuclei abitativi sorti spontaneamente, propedeutiche e necessarie alla successiva richiesta dei piani di variante" (LEGGI l'articolo).

Insomma: a quanto pare Crestini in campagna elettorale, un anno fa, agli abusivi avrebbe promesso come primo passaggio per tentare di uscire dal cul-de-sac delle acquisizioni/demolizioni la perimetrazione dei nuclei abusivi. C'è da chiedersi: le perimetrazioni possono bloccare quanto disposto dalle 189 sentenze di demolizione passate in giudicato?

IN CONSIGLIO - Come porterà la maggioranza la questione abusivismo in Consiglio comunale? Con tante chiacchiere o con qualche atto concreto? Con una mozione, un punto all'ordine del giorno o con la fuffa ed il giochino delle tre carte? Con l'intenzione di mettere le cose in chiaro e dire, esplicitamente, che l'unica via - tutta da definire - per far restare la gente nelle proprie abitazioni è quella dell'acquisizione e poi dell'affitto delle stesse (ma non è scritto ancora da nessuna parte) o per raccontare ancora favole?

Con l'intenzione di approvare atti di indirizzo politico, magari chiamando in causa la Regione Lazio, o di raccontare altre favole?

Mentre, insomma, al Comitato si festeggia in qualche modo la calendarizzazione della questione - ma noi siamo convinti che non sia stato il video-cult di Iadecola (LEGGI l'articolo) a convincere il sindaco pro tempore al fatidico passo quanto magari la diffusione della sua convocazione in Procura (LEGGI l'articolo) - ci si interroga sulle reali intenzioni dell'Amministrazione. La Procura al Comune di Rocca di Papa, così come a tutti gli altri, ha chiesto di velocizzare le pratiche e di andare avanti senza esitazioni.

Amministrazione comunale che, è bene ricordarlo, come evidenziato ieri (LEGGI l'articolo) in questa vicenda non è parte attiva ma semplice esecutrice di quanto disposto dalla legge. Il campo è minato, soprattutto per chi ha fatto promesse impossibili da mantenere perché non rientranti - a quanto pare - nelle proprie competenze e facoltà istituzionali.

 


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