FRASCATI (tecnologia & attualità) - Il tastino magico dovrebbe essere inserito al fianco dei "mi piace", dei cuoricini e delle emoticon. Potrebbe essere la salvezza del mondo, almeno di quello social
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
E venne la volta che Agnese chiese a Mark Zuckerberg il tasto "sticazzi", ovviamente su Facebook. Non è certo la prima a sollecitare al creatore del social più famoso il tasto magico che toglie di mezzo i postatori compulsivi, ma è senza dubbio un appello che meriterebbe di essere ascoltato.
In tempi difficili, nei quali l'apparire social è più importante dell'essere essenza, a milioni si contano i post con i quali ognuno vorrebbe interagire con la più sonora espressione di disinteresse. A chi socializza la lista della spesa, una foto mediocre scattata col cellulare da distanze siderali spacciandola per opera d'arte (e giù di click fasulli da parte degli amici), il commento illuminato del tecnico di turno, dell'esperto di valanghe, del fine politico e dell'aspirante blogger.
Più di tutti, però, la giovane Agnese vorrebbe cliccare su un sonoro "sticazzi", viene da pensare, in calce ai troppi post di analfabeti funzionali. Il vero, terribile, atroce male di questi anni bui. Sul piano culturale, su quello umano e, necessariamente, su quello sociale.
Quindi, caro il nostro Zuckerberg, il tastino "sticazzi" al fianco dei "mi piace", dei cuoricini, delle facce sbalordite, indignate o intristite ci sta davvero tutto.
Solo a quel punto potremmo finalmente liberarci di tanta mediocrità e librarci in alto quel tanto che basta per vedere le nostre tastiere, i nostri smart-phone tornare ad essere quello che sono: plastica, metallo, lucine colorate.
E non l'essenza essenziale della nostra esistenza. Il che, caro Facebook, fa una bella differenza. E sticazzi per chi vive invece di quello.