FRASCATI (politica) - L'ex superassessore, tirato per la giacchetta dai suoi fedelissimi, parrebbe sul punto di rinunciare alla candidatura a sindaco. La scena del centrosinistra cambia ancora anche se proprio Mastrosanti, in questo momento, è il fanalino di coda dell'area
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Il variegato e rissoso pianeta del centrosinistra frascatano potrebbe perdere in queste ore uno dei suoi protagonisti.
Di fatto non ha mai formalizzato la propria intenzione a candidarsi ma non ha neanche mai smentito di volerlo fare, tanto che il suo nome da mesi - sin dalla caduta di Alessandro Spalletta - rimbalza come quello di un aspirante sindaco "certo".
Eppure, certamente tutta da approfondire e confermare, la notizia che rimbalza in queste ore è quella di un Roberto Mastrosanti che sarebbe pronto a mollare, a rinunciare dunque ad una corsa a sindaco. Una cosa della quale ci eravamo occupati già nei giorni scorsi, trattando proprio delle alleanze che il perdente del ballottaggio del 2014 aveva nel frattempo perduto strada facendo (LEGGI l'articolo del 19 gennaio). Ora arriverebbero le conferme. L'ex superassessore non sarebbe tra i protagonisti diretti della corsa elettorale 2017.
Mastrosanti, che mai di fatto in questi mesi ha confermato ufficialmente la voglia di candidarsi e che è sembrato finora piuttosto trascinato dai suoi fedelissimi a farlo, in queste ore avrebbe sostanzialmente "liberato" i suoi candidati consiglieri. Una sorta di "sciogliete le righe" con - pare - tanto di indicazione: "Andate con Franco Posa". Un invito che però non tutti quelli che sostengono Mastrosanti sembrano disposti a seguire.
Chissà se la misteriosa candidata consigliera che cerca già voti attraverso una catena su Whatsapp della quale si riferiva ieri sera (LEGGI l'articolo) appartenga proprio a questa schiera. Una schiera che diventerebbe, nel caso fosse confermato il tutto, quella degli "orfani di Mastrosanti". In tal caso la candidata consigliera - alla quale per l'appunto proprio ieri consigliavamo di informarsi bene sulle regole del gioco - dovrebbe risettare l'intera strategia. E, ovviamente, sedersi ad un nuovo tavolo per strappare promesse in merito ad una futura delega...