CIAMPINO - Comunicato stampa
“E pervenuta alla scrivete struttura l’esposto del Consigliere del Comune di Ciampino Guglielmo Abbondati, che lamenta la mancata adozione, da parte di codesta Amministrazione comunale, di provvedimenti di prevenzione e contenimento dell’inquinamento atmosferico, a fronte di ripetuti superamenti dei limiti di 50 mg per mc di PM10”. Inizia così la lettera indirizzata al Sindaco del comune
di Ciampino Giovanni Terzulli da parte dell’Area Conservazione e Tutela Qualità dell’Ambiente della Regione Lazio lo scorso 13 gennaio.
A renderlo noto è lo stesso Capogruppo di SEL-Tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati che ha ricevuto l’atto per opportuna conoscenza.
“La Regione – spiega Abbondati – ricorda di aver trasmesso già lo scorso ottobre a tutti i Comuni del Lazio la Delibera della Giunta Regionale con la quale è stata approvata la nuova classificazione del territorio laziale ai fini della qualità dell’aria. Nella circolare trasmessa veniva evidenziato come i Comuni ricadenti in classe 1, come Ciampino, con più elevato grado d’inquinamento atmosferico determinato
dal superamento dei limiti di legge, dovessero adottare specifici provvedimenti previsti dalle Norme di Attuazione del Piano regionale Qualità dell’Aria. Tra questi viene richiamato l’obbligo di predisporre un Piano di Intervento Operativo (PIO) comunale, con progressivi provvedimenti da adottare in relazione al persistere o all’aggravarsi delle condizioni d’inquinamento. Ad oggi conclude la nota della Regione, risulta pervenuta lo scorso 5 gennaio soltanto l’ordinanza n.19 del 30 dicembre, con limitazione della circolazione a targhe alterne nella fascia verde”.
“Vorrei suggerire al Sindaco e al futuro Assessore all’Ambiente – conclude Abbondati – di prendere molto sul serio questa comunicazione, indirizzata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, perché
come chiaramente affermato dal Dirigente della Regione Lazio, i limiti di legge degli inquinanti, sono anche limiti sanitari e il loro superamento produce effetti sulla salute pubblica”.