GROTTAFERRATA (attualità) - La squadra strappa un 1-1 d'oro ma fuori al campo la lunga transizione societaria è sempre più velenosa
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Una resa dei conti senza fine per una delle stagioni sportive più tormentate di sempre per la Vivace Grottaferrata. Doveva essere l'anno dei festeggiamenti per i 95 anni di vita, si è invece trasformato in una via crucis nella quale la sola squadra di Promozione (girone C) sta tenendo alto il nome di uno dei sodalizi più antichi del calcio regionale.
Nella gara casalinga contro lo Sporting Genzano, finita 1-1, ecco apparire uno striscione durissimo: "Vivace Grottaferrata", affiancato da un altro messaggio, "No... in my town" (abbiamo comunque scelto di non mostrare le iniziali), con le iniziali in bella evidenza presumibilmente di uno dei protagonisti della Vivace in questi ultimi anni.
Un attacco duro per una transizione societaria infinita: in campo la squadra, definita "orgoglio di Grottaferrata", ottiene un prezioso pareggio che la mantiene sopra la zona play-out (e domenica scorsa un altro pari d'oro contro La Rustica, 3-3) e contribuisce a rendere meno disastrosa la stagione ma per il resto quello 2016-17 resterà comunque negli annali come uno dei campionati più tormentati di sempre.
Possibile che quanto esposto oggi al Comunale abbia un seguito e che fiocchino le denunce. Ma in una stagione come questa, figlia del velenoso finale della precedente, sarebbe davvero il minimo.