GROTTAFERRATA - I primi movimenti verso l'interno e verso l'esterno anticipano una possibile divisione
Nel centrodestra di Grottaferrata, a poco più di un mese dalla fine prematura dell'amministrazione Fontana, il futuro è incerto. Poca unità e tante scelte individuali stanno condizionando il cammino verso le amministrative di Giugno 2017. Ha sorpreso non più di tanto, ad esempio, il cambio di casacca di Moira Masi, che ha abbandonato Forza Italia (partito di cui è stata capogruppo), per fare ingresso in Fratelli d'Italia. Sorprendente, invece, l'annuncio di Gianluca Paolucci, ex assessore a vicesindaco della prima Giunta Fontana, il quale ha deciso di entrare a far parte di un contenitore civico, ''Gente Libera'', e di diventarne candidato a sindaco (svincolandosi così da alleanze partitiche). Quella di Paolucci è stata la prima offerta politica ufficiale alla città in un panorama che ancora sta ragionando su cosa fare. Una fuga in avanti che è stata accolta dal silenzio complessivo della politica ufficiale (partiti, movimenti), segno che il clima - al momento - è di totale attesa e nessuno è disposto a fare adesioni frettolose.
Sempre nell'area del centrodestra (inteso come coalizione che vinse nel 2014) in molti sono curiosi di vedere che fine faranno gli ex consiglieri aderenti alla lista civica ''Grottaferrata per Noi'' (Spalletta, Bosso, Curcio ed altri). I rumors sono convinti che siano tutti in ''libera uscita'' e che non faranno più parte di una eventuale coalizione con gli ex alleati. Toppe profonde le divisioni, anche di carattere personale. In questo caso si parla di centinaia di voti che migreranno altrove, non uno scherzo.
All'interno di tale clima, piuttosto precario, l'ex consigliere di Forza Italia Mucciaccio si è già detto convinto che anche la prossima amministrazione comunale (di qualunque colore essa sia) avrà grosse difficoltà a tirare avanti il suo mandato fino alla fine, preannunciando per il centrodestra una realtà fatta di macerie. Il clima non è dei più sereni. Probabilmente ci vorrà un intervento dei quadri provinciali e regionali per fare un po' di ordine (impresa ardua) dove regna il caos (e non da ora).