MARINO – La consigliera chiede il reperimento di una sede più idonea
Sabrina Minucci, consigliera della Liste “Laboratorio Rinascita”, “Noi con Salvini” e “Fratelli d’Italia –A.N, ha presentato una mozione comunale sull'accorpamento delle delegazioni comunali di Frattocchie e Santa Maria delle Mole nella sede di Via di Vicolo del Divino Amore.
''Il Comune di Marino - afferma la Minucci - ha stipulato con Cataldo Immobiliare S.r.l. un contratto di locazione relativo al trasferimento della delegazione comunale in vicolo del Divino Amore n. 2 a Frattocchie, avendo disposto precedentemente la chiusura della delegazione comunale di Santa Maria delle Mole e di Frattocchie. In conseguenza di ciò i cittadini e utenti degli uffici comunali oggetto di trasferimento sono stati costretti a subire numerosi e del tutto ingiustificati disagi che si sono tradotti in continue azioni di protesta e raccolta firme''.
''Alle ultime elezioni amministrative comunali la sottoscritta – prosegue - accogliendo le istanze dei cittadini, si è fatta portavoce delle denunce degli stessi, promuovendo al punto 2 del relativo programma elettorale pari dignità nel rapporto tra istituzioni e cittadini, che imprescindibilmente passa per la presenza di sedi istituzionali vicini a tutti i propri cittadini, efficienti e razionalmente collocate. Ad oltre un anno dall’accorpamento delle due delegazioni comunali di Frattocchie e di Santa Maria delle Mole nell'unica sede posta in Vicolo del Divino Amore n. 2 trovano riscontro molti dei dubbi e dei timori espressi dai cittadini nel momento in cui venne adottata la delibera''.
La consigliera approfondisce nel merito la vicenda: ''In primis la delegazione, così dove ubicata, risulta difficile da raggiungere essendo scarsamente dotata di mezzi di trasporto ed alquanto disorganizzata nell’ottimale gestione dei percorsi. Basti vedere che gli stessi autobus pubblici sono scarsamente utilizzati rispetto ai reali bisogni degli utenti. Da rivedere saranno con molta probabilità anche le politiche di promozione del trasporto urbano locale con incentivi per i cittadini privati dei servizi offerti dalla delegazione''. ''La via Nettunense Nuova, sempre gravata di traffico, soprattutto di mezzi pesanti – afferma ancora la Minucci - continua a costituire un percorso pericoloso e non agevole anche per la mancanza di idonei marciapiedi, mentre laddove questi vi siano risultano essere scarsamente curati e puliti da piante infestanti ed escrementi. Senza considerare poi il fatto che per chi voglia raggiungerla a piedi è costretto non solo a fare diversi chilometri senza sicurezza alcuna, ma anche a percorrere una strada dai tratti non sempre rettilinei e privi di pendenza. Mentre chi ha la fortuna di andarvi con la propria autovettura rischia di non riuscire a trovare un posto dove parcheggiare''
Secondo la consigliera, le comunità presenti sul territorio comunale debbono necessariamente avere sedi di rappresentanza Istituzionale vicine ai cittadini. ''Ad oggi la sede storica del Comune di Marino – dice - è assolutamente insufficiente, rispetto ai bisogni avvertiti dai cittadini residenti ed operanti nell’area cittadina definita dell’Appia Antica. Progettare una nuova e moderna sede comunale che porti pari dignità istituzionale tra i cittadini residenti, sarebbe l’opportunità di rendere efficiente la macchina amministrativa nel suo complesso. Non va sottaciuto poi il fatto che il crescente sviluppo demografico del Comune di Marino ed in particolare delle frazioni di Santa Maria delle Mole, di Frattocchie e di Cava dei Selci, Castelluccia comportano la necessità di rivedere la dotazione organica dell’Ente locale e l’ubicazione dei servizi in rapporto al numero degli utenti al fine di garantire i livelli essenziali''.
Secondo l'esponente del ''Laboratorio Rinascita'', le stesse motivazioni di risparmio fiscale poste alla base della decisione in oggetto con cui si è dichiarato di dare attuazione al decreto legge sulla 'Spending review' sono da rivedere alla luce della recente dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge stessa da parte della Corte Costituzionale, nonché delle critiche della Corte dei Conti che ha denunciato il sostanziale fallimento della politica della spending review e dei tagli lineari. Critiche alla politica dei tagli lineari che sono state per di più a livello nazionale il manifesto politico dello stesso movimento cinque stelle, il movimento del sindaco Colizza e della sua maggioranza. In buona sostanza, la Corte ha accolto le istanze dei cittadini e degli enti locali che si sono visti privati in questi anni di servizi essenziali fondamentali in virtù della politica di risparmio che non tiene conto dei reali bisogni dei cittadini.
La mozione della consigliera Minucci chiede ora al Consiglio comunale di risolvere il contratto di locazione in oggetto e predisporre gli atti ed intraprendere le azioni urgenti ed indifferibili per il reperimento di una sede idonea alle esigenze dei cittadini.