GROTTAFERRATA - C'è una proposta di Enel Sole sollecitata dall'assessore Rubini che è ormai scaduta e che, col project financing, offriva l'aggiornamento dell'impianto
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Insabbiata in un cassetto degli uffici comunali preposti, ci sarebbe (c'è) una "proposta di project financing per l'efficientamento energetico, riqualificazione e telegestione degli impianti di illuminazione pubblica" protocollata lo scorso 27 giugno 2016 - posta all'attenzione dell'assessore Paolo Rubini - da Enel Sole.
Nel documento, la società che si occupa di gestione di illuminazione "pubblica ed artistica", propone al Comune di Grottaferrata - con lo strumento del project financing e dunque senza finanziamento pubblico - l'adeguamento a norma del vetusto impianto cittadino con l'installazione di lampade di nuova tecnologia.
Una proposta che è ormai decaduta dal momento che il Comune di Grottaferrata avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni dalla data di protocollo del documento.
E così per il momento Grottaferrata, che ha anche aderito al Paes, il Patto dei sindaci per l'energia sostenibile, continuerà invece a tenersi il proprio impianto.
Quale la colpa di Enel Sole e di una proposta che, come lo strumento del project financing presuppone, avrebbe poi mandato a gara l'esecuzione del servizio? Forse quella di essere in qualche modo, per mere questioni di competenza, indirizzata all'assessore Rubini?
Un destino, quello dell'efficientamento della pubblica illuminazione, che sembra un po' quello della ex Bazzica (LEGGI l'articolo), altro progetto che ha come pecca d'origine l'imprinting, ovvero la maternità dell'assessore ai Servizi sociali Francesca Maria Passini.
L'impressione è che la Giunta propone e sollecita risposte e interventi che poi però finiscono tutti per impantanarsi nelle sabbie degli uffici comunali finendo, come nel caso della proposta di Enel Sole, per marcire.
Perché?