FRASCATI - Il 75enne è l'unico ferito del crollo: se il cedimento fosse avvenuto due ore prima sarebbe stata una strage
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I soccorritori hanno sentito la sua voce, attraverso le macerie.
Lo hanno individuato in pochi minuti e lo hanno estratto da sotto. Paolo Bassani, 75 anni, che viveva nella casa al secondo piano del civico 13 di via Giolitti è volato per 6 metri, insieme ai calcinacci dei solai che, uno dopo l'altro, si sgretolavano sotto il peso della terrazza, che era venuta giù per prima (LEGGI l'articolo). A salvarlo sarebbe stato il suo letto, sul quale si trovava al momento del crollo e che gli ha fatto da scudo una volta precipitato al piano terra.
Paolo Bassani è un miracolato: le sue condizioni sono non gravi e non è in pericolo di vita. Qualche contusione, lividi ma nessuna frattura. In quell'appartamento nelle palazzine costruite nel secondo dopoguerra, l'uomo vive insieme ad un figlio.
L'altro miracolo è l'ora del crollo, le 10,45. Se solo il cedimento della terrazza si fosse verificato nelle ore del primo mattino, sarebbe stata una strage. Perché a venire giù è stato il solaio corrispondente alle camere da letto e a quell'ora solo l'inquilina dell'appartamento al piano terra si era alzata da pochissimo. Era appena andata in cucina quando ha sentito il boato e si è salvata così. Nella sua stanza da letto i vigili del fuoco hanno invece salvato proprio Paolo.
L'inquilino del terzo piano, quello il cui soffitto si è sgretolato, avrebbe sentito gli scricchiolii e se la sarebbe data a gambe appena in tempo.
Ora la palazzina e quella adiacente, gemella (dove in questi giorni non c'è nessuno perché i proprietari degli unici due appartamenti abitati sono fuori Frascati), sono state posto sotto sequestro dai carabinieri della Compagnia di Frascati. Tutti gli inquilini, fatta eccezione per Paolo e la signora del piano terra erano dunque fuori casa e comunque ora le abitazioni sono chiaramente inagibili. Gli inquilini hanno trovato sistemazione per il momento da amici e parenti .I vigili del fuoco nel frattempo hanno già recuperato oro e preziosi presso le abitazioni inagibili e li hanno consegnati ai proprietari. Allo stesso tempo, in funzione antisciacallaggio, le forze dell'ordine stanno predisponendo un servizio di vigilanza.
Si tratta di palazzine vecchie, costruite nell'immediato dopoguerra con tecniche di costruzione dell'epoca. Il cemento è armato con fili di ferro intrecciati e chiodi, qualcosa di molto distante alle tecniche costruttive successive con tondini e gabbie di acciaio.
L'ipotesi più accreditata e quella più evidente è dunque quella del crollo strutturale del solaio del tetto.
Un'ipotesi che deve accendere un serio campanello d'allarme sull'effettivo stato di tutte quelle costruzioni ricostruite nell'immediato dopoguerra frascatano quando la città aveva fame di case (LEGGI l'articolo del 31 agosto). Questo palazzo sventrato come da una bomba, peraltro a due passi dal monumento ai caduti del 1943-'44, deve far riflettere.