GROTTAFERRATA - Le strane richieste pubbliche su sport e scuole di Forza Italia e Grottaferrata per Noi senza passare per il dialogo interno
Negli ultimi giorni, nella Giunta Fontana, sono accaduti un paio di fatti strani, tutti inerenti l'ambito comunicativo interno alla maggioranza. Il primo caso si è verificato quando Forza Italia, a poche ore degli episodi riguardanti l'Open Day della Asd Furlani, ha prodotto un comunicato stampa in cui si chiedeva al sindaco di mettere mano al problema della gestione del campo sportivo degli Ulivi. Se un partito di maggioranza passa per i canali mediatici invece di bussare alla porta del primo cittadino, ha pensato qualcuno, evidentemente la vicenda in sé poteva essere trattata solo in questo modo. Per quale motivo? Mistero.
Fino a qui l'episodio si è pensato fosse circoscritto, invece pochi giorni dopo ecco arrivare un nuovo invito alla massima autorità cittadina, questa volta dalla lista civica ''Grottaferrata per Noi'', per dare vita ad una sorta di campagna di controllo per la vulnerabilità sismica delle scuole e degli edifici pubblici. Argomento sicuramente di grande sensibilità, ma le domande sono sorte spontaneamente. Perché la richiesta è avvenuta tramite comunicato stampa (il primo in due anni di amministrazione)? Perché un gruppo che partecipa al governo cittadino chiede al Comune stesso di controllare gli immobili cittadini? Ma sopratutto: non dovrebbero essere questi - anche in base al sisma del centro Italia che ha riportato drammaticamente di attualità la stabilità dei plessi scolastici - degli automatismi conclamati da parte degli uffici comunali? Tutti quesiti che sono sbocciati istintivamente, ma che sopratutto hanno rinvigorito quella scuola di pensiero che ha forti dubbi sulle capacità di dialogo interno alla maggioranza e che ha la certezza che alcuni consiglieri comunali facciano fatica a rapportarsi con il sindaco. E qui torna in ballo il ''vento del rimpasto'', mai passato di moda da questa primavera. Un esercizio di teoria che esce e rientra da piazzetta Eugenio Conti con grande facilità.
Negli ultimi giorni sono tornati in voga i nomi di Paolucci ed Ambrogioni, già assessori prima di essere accompagnati alla porta, nel novembre 2015, senza un minimo di spiegazione da parte dei piani alti di Palazzo Consoli. Voci create ad arte o realtà? Come sempre non resta che attendere per comprenderlo. Ma sopratutto: chi sono i due assessori da sacrificare per fare spazio ai due rientri? E perché?
Da ''Il Giornale della Provincia'' del 9/9/2016