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Monte Compatri, Ferri replica a De Carolis ponendo domande

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MONTE COMPATRI - Il consigliere dem dopo le accuse del sindaco

ilmamilio.it

Dal consigliere comunale Francesco Ferri (Pd) in replica alle parole del sindaco De Carolis (LEGGI l'articolo) riceviamo e pubblichiamo.

"All’onnipotente politicante riservo una canzone di De André: “…passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti; la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo…”

Penso si presti benissimo per raccontare il delirio di onnipotenza, l’arroganza di un sindaco che dall’alto della sua “bravura” in otto anni non è stato in grado di avere un nulla osta da parte del Ministero per i lavori di Palazzo Altemps.

E pensate che di professione fa l’avvocato/condannato, quindi, suppongo, che la legge sia il suo pane quotidiano.

Ma tanto cosa importa: la colpa in effetti è sempre degli altri.

Trovo quantomeno sorprendente che solo ora si tiri fuori questo argomento.

Forse non a caso. Anzi sicuramente non a caso.

Ma la politica, quella cinica, quella che mastica e mistifica, “colpisce” mascherando le proprie incapacità e la poca lucidità servendosi della macchina del fango e del caos mediatico creato ad arte.

In questi anni ho sempre cercato di alimentare quel sano rapporto Istituzionale con gli uffici e con quei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza che oltre all’appartenenza o agli schieramenti cercano costantemente il bene comune, isolando una volta per tutte quei personaggi che da decenni vivono di politica e di amministrazione pubblica, e che, inesorabilmente, si ritrovano a galleggiare tra maggioranza e minoranza.

Forse in questi anni qualcuno è rimasto tranquillo e pacato, seduto su un cuscino di relazioni e rapporti.

Ad oggi però non ho ben capito chi sta con chi.

E soprattutto chi difende cosa.

Altro che Palazzo Altemps.

Di certo quello che accade nel Comune di Monte Compatri sembra un copione tragi-comico che nemmeno il miglior De Filippo avrebbe potuto immaginare.

In questa babele, per quanto mi riguarda, ho la convinzione che chi svolge un ruolo pubblico se vuole veramente garantire equità e rispetto delle regole non può accettare l’attuale gestione dei rifiuti, non può permettere che persone con il suv riescano ad avere accesso alle case popolari, non può subire passivo la lentezza e la rilassatezza con cui un ufficio riesce a pubblicare un'ordinanza di demolizione delle antenne abusive di Pratarena, come non può valutare accettabile l’assenza di un asilo su tutto il territorio comunale.

E ancora mi chiedo come si possano accettare piani integrati da 40.000 metri cubi di cemento approvati in giunta il 31 dicembre senza la benché minima discussione, o ancora come sia possibile pensare che il nostro territorio necessiti di un patto territoriale da 130.000 metri cubi su Via Casilina.

Insomma se c’è una politica che valuta sensati questi progetti, beh, io personalmente sto dall’altra parte".


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