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Donna stuprata per fare pubblicità: le reazioni della politica

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FRASCATI - Il Pd frascatano ma anche a livello nazionale condanna l'immagine

ilmamilio.it

Sono durissime le reazioni anche a livello politico per la pubblicità che utilizza l'immagine di una donna stuprata per sponsorizzare un paio di scarpe (LEGGI l'articolo).

"Il PD di Frascati condanna senza riserve l'immagine pubblicitaria apparsa sul profilo facebook dello store Eredi Corazza, noto e stimato negozio di scarpe della nostra città. Apprendiamo che sia i gestori che la casa produttrice delle scarpe si dissociano dall'immagine della donna stesa a terra e ne siamo lieti. Ma quell'immagine va rimossa subito. E' sconcertante come si continui a usare il corpo delle donne in maniera del tutto superficiale e strumentale a meri scopi commerciali, quando al giorno di oggi non riusciamo ad aprire un giornale senza leggere di donne vittime di violenza. Il rispetto parte anche da questi gesti. Chiediamo dunque allo Store Eredi Corazza non solo di dissociarsi, ma di rimuovere immediatamente la vergognosa immagine pubblicitaria dal suo profilo", dicono dal Pd di Frascati.

“Usare il corpo di una giovane donna stramazzata a terra, come se si trattasse di una vittima di stupro, va ben oltre il cattivo gusto, ma è un simbolo pericoloso che veicola un messaggio sessista, sprezzante e violento nei confronti delle donne”.

Lo dichiarano le deputate del Partito Democratico Ileana Piazzoni e Marietta Tidei in merito alla immagine pubblicitaria del negozio Eredi Corazza di Frascati.

“In un periodo in cui si susseguono episodi drammatici di femminicidio, colpisce come l’immaginario della violenza sul corpo delle donne possa essere usato a fini commerciali. Un messaggio raccapricciante di sfruttamento che – spiegano le deputate  Dem non fa altro che aumentare la preoccupazione per il livello di “normalizzazione” che la violenza verso le donne ha ormai raggiunto nella società italiana”.

“Ci auguriamo che l’immagine venga rimossa al più presto dalla rete da parte dei gestori dell’attività, accogliendo immediatamente le numerose protese e segnalazioni giunte dagli utenti e trovando, al contempo, un modo credibile per scusarsi. Il femminicidio – concludono le Deputate – si combatte innanzitutto sul piano culturale, anche attraverso la ferma condanna di immagini e messaggi commerciali di questo tipo”.


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